GRADO DI OPERATIVITÀ |
Nell’ambito
del progetto RIFO, finanziato da Italcementi Group
(www.rifoit.org), che ha monitorato l’ERP obsoleto e le aree dismesse della
Lombardia, il DiathesisLab, oltre a
censire tali aree, ha fornito indicazioni per valutare la fattibilità dell’intervento. Tali
indicazioni, qualitative e quantitative, prendono forma in un grado di operatività attraverso il quale
vengono indicati teoricamente i fattori favorenti o ostacolanti l’attuazione
del metodo RIFO, che prevede la restituzione di suolo mediante demolizione e
ricostruzione degli edifici identificati, con l’obiettivo di migliorare la
qualità degli edifici obsoleti e rispondere al fabbisogno di case popolari
intervenendo in una prospettiva circolare e a domino sulle aree dismesse e
obsolete. Tale grado di operatività deriva
dalla definizione di due indici a
loro volta ricavati da una quantificazione percentuale di un insieme di fattori ai quali sono
attribuiti valori negativi o positivi:
Per quanto riguarda l’indice di ricostruzione, nel calcolo per le aree dismesse è stato considerato l’indice di edificabilità fondiaria, in quanto da una indicazione della volumetria che si potrà costruire in caso di nuovo progetto, mentre per le aree obsolete è stato calcolato il grado di edificabilità su base volumetrica, poiché si è tenuto conto del fatto che essendo già lo stabile esistente e inserito in un contesto residenziale, la volumetria attuale sarà la stessa che potrà essere ricostruita a seguito della demolizione. Per la presenza di parchi e attrezzature ricreative, nel caso delle aree dismesse sono state prese in considerazione sia quelle esistenti che quelle programmate, poiché le aree si trovano spesso in zone industriali o commerciali, dove la presenza di parchi, piste ciclabili, ecc.., può costituire un plus per la costruzione di edifici residenziali, al contrario, per le aree obsolete l’indice include solo la presenza di parchi e attrezzature ricreative programmate, in quanto trattandosi nelle aree residenziali sono già presenti alcune infrastrutture, ma risulta interessante valutare i futuri interventi di miglioramento o implementazione dei servizi. Inoltre, nel calcolo dell’indice di ricostruzione delle aree obsolete sono stati inclusi i fattori riguardanti la presenza di aree dismesse, che possono fungere da area di assorbimento dei trasferimenti dei condomini che oggi abitano negli edifici obsoleti durante il periodo di demolizione e ricostruzione, che l’intensità del fabbisogno abitativo PRERP, utile per identificare i comuni che in cui è stata evidenziata la maggiore necessità di case ERP. Dopo avere identificato i fattori specifici per la definizione dei due indici di demolizione e ricostruzione è stato attribuito ad ognuno un valore, la cui somma ha consentito di definire tre livelli di priorità: basso; medio; alto, identificando con il maggiore quegli edifici su cui è possibile intervenire con più facilità. Dall’integrazione dei due indici è poi derivato il calcolo del grado di operatività, anch’esso suddiviso in tre livelli: basso, quando entrambi gli indici risultano bassi oppure uno basso e l’altro medio; medio, nei casi in cui sia la demolizione che la ricostruzione abbiano un indice medio, oppure quando uno dei due è basso e l’altro è alto; alto, infine, quando i due indici sono alti oppure uno risulta alto e il secondo medio. Per una descrizione dettagliata dei fattori che intervengono nel calcolo del grado di operatività si rimanda al sito: www.rifoit.org. |